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25 MARZO 2O18

#INNAMORATIDELTEATRO

di TEATRO DI BO'

Nel contesto de “La Bella Stagione” 2018

in collaborazione con
REGIONE TOSCANA e FONDO SOCIALE EUROPEO
AGENZIA FORMATIVA ULISSE


in scena

Allievi attori dei Laboratori Teatrali di Bo'

Regia

FRANCO DI CORCIA JR

LO SPETTACOLO

“Molti dicono che il teatro non cambierà o non può cambiare nulla di tutto questo. Ma il teatro non se ne andrà via. Perché il teatro è un luogo, sarei tentato di dire un rifugio. Dove le persone si incontrano e formano istantaneamente una comunità. […] E poiché il teatro esiste solo nel presente, esso si oppone a questa disastrosa visione del tempo. Il presente è sempre l’oggetto del teatro. I suoi significati sono costruiti in un atto comunitario tra performer e pubblico. Non solo qui, ma ora. Senza l'atto del performer il pubblico non potrebbe credere. Senza la fiducia del pubblico, la performance non sarebbe completa. Ridiamo nello stesso momento. Siamo commossi. Rimaniamo senza fiato o restiamo scioccati nel silenzio. E in quel momento attraverso il dramma scopriamo una verità più profonda: che ciò che consideravamo la divisione più privata tra noi, il confine della nostra coscienza individuale, anche senza frontiere è qualcosa che noi condividiamo. E non ci possono fermare. Ogni sera riappariremo. Ogni sera gli attori e il pubblico si troveranno assieme. E lo stesso dramma verrà rimesso in scena. Perché, come afferma lo scrittore John Berger: "Nella profonda natura del teatro c'è il senso del ritorno rituale". Questo il motivo per cui il teatro sempre stato la forma d'arte dei diseredati. Diseredati che, a causa dello smantellamento del nostro mondo, noi tutti siamo. Ovunque ci siano artisti e spettatori, verranno messe in scena storie che non possono essere raccontate da nessun'altra parte: nei teatri d'opera e nei teatri delle grandi città, nei campi che ospitano migranti e rifugiati nel nord della Libia e in tutto il mondo. Saremo sempre uniti, insieme, in questa rievocazione. […]

Il passato e il presente qui sono indivisibili, la catena della comunità umana non può mai essere spezzata dai tiranni e dai demagoghi.”

Dal messaggio di Simon McBurney per la Giornata Mondiale del Teatro 2018
 

GALLERIA FOTO

Foto di Gianni Mattonai

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